Le Aquile Randagie

Nell’ottantesimo anniversario della liberazione vi
propongo un articolo che ci parla del contributo dato dallo scautismo alla
resistenza non armata:
LO
SCOUTISMO RIBELLE DELLE AQUILE RANDAGIE 1928
– 1945
Bisogna
obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. At 5, 29

Il 22 aprile 1928 nel duomo di Milano gli scout consegnarono le insegne
all’arcivescovo Idelfonso Schuster e non al regime fascista.
Nacquero così le
Aquile Randagie che in Val Codera si ritrovarono clandestinamente per
pregare pensare e progettare un futuro di libertà. Nel 1943, dopo l’armistizio,
le Aquile Randagie furono protagoniste di una Resistenza disarmata che fu
“forza morale, senz’armi, con la sola arma della fede” perché – come dicevano –
“noi non spariamo, non uccidiamo, noi serviamo”.
Nacque anche OSCAR nome
segreto dell’Opera Scoutistica Cattolica di Aiuto ai Rifugiati che salvò oltre
2000 persone perseguitate facendole passare, attraverso la Val Codera, oltre il
confine della Svizzera.
Hathi
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