Il cinque percento
“In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v'è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare.” (Don Bosco)

“Anche nel peggior carattere c'è il 5% di buono. Il gioco consiste nel trovarlo e quindi nello svilupparlo fino ad una proporzione dell'80% o 90%.” (Baden Powell)
Esistono ragazzi impossibili? Ragazzi con i quali ogni battaglia è persa, per cui non c’è niente da fare e quindi è meglio allontanarli dai nostri gruppi?
Non sembra la pensassero così i fondatori di due grandi realtà educative: l’Oratorio Salesiano e lo Scautismo. Entrambi puntano sulla figura dell’educatore e delle sue capacità di entrare in relazione con i ragazzi/e che gli sono affidati, nell'instaurare un rapporto di fiducia e nel saper accompagnare il/la giovane nel suo percorso di crescita.

Quindi, piuttosto che arrendersi di fronte a ragazzi/e “difficili”, l’educatore deve saper cogliere il "messaggio" che si nasconde dietro ogni particolare atteggiamento che, molto spesso, è una richiesta di aiuto.
Hathi
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